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Mar Ott 01, 2013 1:58 pm Da Tumbao
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COMPLIMENTI!
Stavo seguendo la bellissima guida di Senbee e ho combinato subito un guaio.
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[News] Pronta la nuova guida sulla produzione musicale!
Sab Mag 12, 2012 9:11 am Da Senbee
Ho finalmente riscritto la mia guida sulla produzione musicale su Ubuntu. Per migliorarla o per discutere gli argomenti trattati siete invitati a …
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Lavorare sulle frequenze
Pagina 1 di 1
Lavorare sulle frequenze
di LinuxMusician il 12.02.12, 17:15:00
Buongiorno signori.
Mi interesserebbe sapere come poter lavorare sulle frequenze di un brano.
Mi
interesserebbe sapere come voi impostate un dato strumento ad una data
frequenza considerato che in rete e su questo forum ho letto di
impostare gli strumenti bassi tra gli 80 e i 1000 Hz, quelli medi e
medio alti tra i 600 e i 7-8000 Hz e quelli alti tra i 1000 Hz e i
12-13000 Hz.
In Ardour ho provato ad usare il plugin FCMC (Frequency
Modulator) sui singoli strumenti impostando il paramentro Frequency (Hz)
alla frequenza desiderata, è una procedura corretta?
In più volevo sapere: cosa si intende per "tagliare" le frequenze non necessarie e come è possibile farlo in Ardour?
Buongiorno signori.
Mi interesserebbe sapere come poter lavorare sulle frequenze di un brano.
Mi
interesserebbe sapere come voi impostate un dato strumento ad una data
frequenza considerato che in rete e su questo forum ho letto di
impostare gli strumenti bassi tra gli 80 e i 1000 Hz, quelli medi e
medio alti tra i 600 e i 7-8000 Hz e quelli alti tra i 1000 Hz e i
12-13000 Hz.
In Ardour ho provato ad usare il plugin FCMC (Frequency
Modulator) sui singoli strumenti impostando il paramentro Frequency (Hz)
alla frequenza desiderata, è una procedura corretta?
In più volevo sapere: cosa si intende per "tagliare" le frequenze non necessarie e come è possibile farlo in Ardour?
el_Felix- Moderatore
- Messaggi : 1713
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Data d'iscrizione : 03.05.12
Età : 36
Località : Rome
Re: Lavorare sulle frequenze
di el_Felix il 12.02.12, 23:43:20
Il frequency modulator è, come dice il nome, un modulatore di frequenza,
ovvero tutt'altra cosa da quello che serve a te in questo caso.
per
"lavorare sulle frequenze" nel senso più tradizionale e importante del
termine bisogna usare degli equalizzatori: parametrici, semiparametrici,
grafici, a singola banda, multibanda, mono, stereo, ecc ecc.
Quando
si dice "tagliare" una frequenza (in inglese "cut") si intende abbassare
il volume del segnale a quella frequenza specifica. Mentre con
enfatizzare (inglese "boost", spesso storpiato in italiano con il verbo
"boostare") si intende l'esatto contrario, ovvero alzare il contenuto
sonico in quella determinata frequenza.
Per fare ciò si usano, appunto, gli equalizzatori.
Ogni
banda di un equalizzatore agisce su una frequenza (preimpostata per i
grafici, impostabile a mano per i parametrici e i semiparametrici) ben
precisa con un'azione che varia a seconda del tipo di equalizzatore o
dell'impostazione decisa di volta in volta. Una volta trovata una
frequenza dove per esempio sono presenti tanti fruscii, rumori di fondo e
schifezze varie, si può usare il controllo di volume della banda per
abbassarla e ridurre perciò la quantità di segnale presente a tale
frequenza.
Se invece trovi una frequenza che, aumentandola, ti
enfatizza un suono bello o che ti serve nel mix, ne alzi il volume quel
tanto che ti serve per valorizzare il segnale audio.
L'esempio che hai riportato è mooooolto molto generico, dovuto spesso al
fatto che si ha bisogno di fare dei mix veloci e si usano delle regole
standard, ma ti assicuro che ogni genere musicale, ogni strumento (o
cantante) e ogni brano (in realtà anche parti diverse di un singolo
brano) necessitano di azioni radicalmente diverse tra loro.
Una cassa
di una batteria può necessitare di essere gonfiata sui bassi in alcuni
casi oppure al contrario può aver bisogno di più attacco (medio-alti) e
meno bassi in altre situazioni. Una voce potrebbe necessitare di un tipo
di intervento durante la strofa di una canzone dove è accompagnata da
basso, batteria e chitarra, e di un tipo di intervento diverso nel
ritornello, dove magari entrano archi e fiati. I casi sono infiniti e
purtroppo non si può creare una casistica standard. Un ultimo esempio,
di diverso tipo: registrando la stessa canzone con gli stessi musicisti
ma in due luoghi diversi avrai un diverso tipo di rientri, di frequenze
catturate, a prescindere che siano positive o negative, e ciò influirà
moltissimo sul tipo di lavoro da fare sull'equalizzazione in fase di
mix.
Le indicazioni che tu hai trovato sono dei casi estremamente
generali e per niente validi in senso assoluto. Ogni volta hai bisogno
di usare le tue orecchie e adattare gli interventi da fare alla
situazione particolare.
Spero di essere stato chiaro e non eccessivamente pedante
Il frequency modulator è, come dice il nome, un modulatore di frequenza,
ovvero tutt'altra cosa da quello che serve a te in questo caso.
per
"lavorare sulle frequenze" nel senso più tradizionale e importante del
termine bisogna usare degli equalizzatori: parametrici, semiparametrici,
grafici, a singola banda, multibanda, mono, stereo, ecc ecc.
Quando
si dice "tagliare" una frequenza (in inglese "cut") si intende abbassare
il volume del segnale a quella frequenza specifica. Mentre con
enfatizzare (inglese "boost", spesso storpiato in italiano con il verbo
"boostare") si intende l'esatto contrario, ovvero alzare il contenuto
sonico in quella determinata frequenza.
Per fare ciò si usano, appunto, gli equalizzatori.
Ogni
banda di un equalizzatore agisce su una frequenza (preimpostata per i
grafici, impostabile a mano per i parametrici e i semiparametrici) ben
precisa con un'azione che varia a seconda del tipo di equalizzatore o
dell'impostazione decisa di volta in volta. Una volta trovata una
frequenza dove per esempio sono presenti tanti fruscii, rumori di fondo e
schifezze varie, si può usare il controllo di volume della banda per
abbassarla e ridurre perciò la quantità di segnale presente a tale
frequenza.
Se invece trovi una frequenza che, aumentandola, ti
enfatizza un suono bello o che ti serve nel mix, ne alzi il volume quel
tanto che ti serve per valorizzare il segnale audio.
L'esempio che hai riportato è mooooolto molto generico, dovuto spesso al
fatto che si ha bisogno di fare dei mix veloci e si usano delle regole
standard, ma ti assicuro che ogni genere musicale, ogni strumento (o
cantante) e ogni brano (in realtà anche parti diverse di un singolo
brano) necessitano di azioni radicalmente diverse tra loro.
Una cassa
di una batteria può necessitare di essere gonfiata sui bassi in alcuni
casi oppure al contrario può aver bisogno di più attacco (medio-alti) e
meno bassi in altre situazioni. Una voce potrebbe necessitare di un tipo
di intervento durante la strofa di una canzone dove è accompagnata da
basso, batteria e chitarra, e di un tipo di intervento diverso nel
ritornello, dove magari entrano archi e fiati. I casi sono infiniti e
purtroppo non si può creare una casistica standard. Un ultimo esempio,
di diverso tipo: registrando la stessa canzone con gli stessi musicisti
ma in due luoghi diversi avrai un diverso tipo di rientri, di frequenze
catturate, a prescindere che siano positive o negative, e ciò influirà
moltissimo sul tipo di lavoro da fare sull'equalizzazione in fase di
mix.
Le indicazioni che tu hai trovato sono dei casi estremamente
generali e per niente validi in senso assoluto. Ogni volta hai bisogno
di usare le tue orecchie e adattare gli interventi da fare alla
situazione particolare.
Spero di essere stato chiaro e non eccessivamente pedante
el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di touch il 13.02.12, 23:18:31
Aggiungo sinteticamente il concetto che un qualsiasi strumento che
emette una nota, ad esempio un "LA" a 440Hz, in realtà emette uno
spettro sonoro con frequenze multiple oltre ad una certa quantità di
armoniche, ed è questo che differenzia il LA suonato da un violino da
quello suonato da un organo a canne.
Ti invito all'approfondimento ad esempio leggendo parte di questo libro che io giudico preziosissimo.
Ciao,
Touch.
Aggiungo sinteticamente il concetto che un qualsiasi strumento che
emette una nota, ad esempio un "LA" a 440Hz, in realtà emette uno
spettro sonoro con frequenze multiple oltre ad una certa quantità di
armoniche, ed è questo che differenzia il LA suonato da un violino da
quello suonato da un organo a canne.
Ti invito all'approfondimento ad esempio leggendo parte di questo libro che io giudico preziosissimo.
Ciao,
Touch.
el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di LinuxMusician il 14.02.12, 10:31:40
Vi ringrazio.
Interessante libro touch, lo leggerò tutto.
@el_felix:
quindi il consiglio che lei da è quello di basarsi più sulle proprie
orecchie e sul risultato ricercato che sui parametri generali che
vengono consigliati?
Vi ringrazio.
Interessante libro touch, lo leggerò tutto.
@el_felix:
quindi il consiglio che lei da è quello di basarsi più sulle proprie
orecchie e sul risultato ricercato che sui parametri generali che
vengono consigliati?
el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di el_Felix il 14.02.12, 13:58:18
Intanto grazie per il "lei" ma usa pure il tu
In
linea di massima il mio consiglio è quello che hai detto tu, ovviamente
avere delle linee guida generiche aiuta come detto a risparmiare tempo,
su una voce femminile raramente si andrà a enfatizzare qualcosa sotto
agli 80-100 Hz, però la regola migliore è sempre e comunque seguire,
dopo aver fatto degli interventi "generici", lo scopo del progetto e le
proprie orecchie.
Intanto grazie per il "lei" ma usa pure il tu
In
linea di massima il mio consiglio è quello che hai detto tu, ovviamente
avere delle linee guida generiche aiuta come detto a risparmiare tempo,
su una voce femminile raramente si andrà a enfatizzare qualcosa sotto
agli 80-100 Hz, però la regola migliore è sempre e comunque seguire,
dopo aver fatto degli interventi "generici", lo scopo del progetto e le
proprie orecchie.
el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di LinuxMusician il 15.02.12, 09:46:30
Sarebbe interessante produrre anche una guida al mixaggio completa con i consigli e le esperienze dell'utenza di questo forum.
Sarebbe interessante produrre anche una guida al mixaggio completa con i consigli e le esperienze dell'utenza di questo forum.
el_Felix- Moderatore
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el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di costaest il 17.02.12, 22:39:30
Scusate per la mia assenza ma ho avuto settimane un po' troppo piene.
Se
posso dire la mia la cosa veramente fondamentale è avere in testa
quale risultato si vuole ottenere e lavorare il meglio possibile in
ripresa.
Ne parliamo poco sul forum (ed è anche corretto essendo
essenzialmente dedicato ad altri aspetti), ma se hai già in testa un
risultato sai già dove vuoi andare a finire con le frequenze.
Tieni anche conto che anche il panpot degli strumenti è parte essenziale di questo aspetto.
Tieni sempre conto degli strumenti che hai e di come li suonate.
Con
il mio gruppo io so che per come suoniamo noi tastiera suonata sui pad e
le due chitarre elettriche rischiano sempre di andare ad incidere sulle
stesse frequenze, soprattutto quando suoniamo power chord con
accordature dropped D.
Poi può essere una tua scelta quella di creare
un "wall of sound" come faceva Phil Spector (un geniale pazzo
scatenato), oppure può essere che hai uno strumento primario (anche la
voce che per noi italiani è "molto fuori") che devi valorizzare (senti
ad esempio cosa fanno Mason, Wright e Waters durante l'assolo di Gilmour
in "Comfortably Numb").
Tutto questo per dire che in assoluto non
c'è un suono giusto e uno sbagliato, ma c'è un concetto di suono che
dipende da moltissimi fattori che a mio parere dovrebbero essere
analizzati da un gruppo allo stesso modo di un arrangiamento.
Sono
stato troppo lungo e non voglio tediarti ancora, il mio consiglio:
prova, prova e prova se puoi. Tanto quando ti sembra di aver trovato la
tua formula scopri sempre qualcosa di nuovo.
Scusate per la mia assenza ma ho avuto settimane un po' troppo piene.
Se
posso dire la mia la cosa veramente fondamentale è avere in testa
quale risultato si vuole ottenere e lavorare il meglio possibile in
ripresa.
Ne parliamo poco sul forum (ed è anche corretto essendo
essenzialmente dedicato ad altri aspetti), ma se hai già in testa un
risultato sai già dove vuoi andare a finire con le frequenze.
Tieni anche conto che anche il panpot degli strumenti è parte essenziale di questo aspetto.
Tieni sempre conto degli strumenti che hai e di come li suonate.
Con
il mio gruppo io so che per come suoniamo noi tastiera suonata sui pad e
le due chitarre elettriche rischiano sempre di andare ad incidere sulle
stesse frequenze, soprattutto quando suoniamo power chord con
accordature dropped D.
Poi può essere una tua scelta quella di creare
un "wall of sound" come faceva Phil Spector (un geniale pazzo
scatenato), oppure può essere che hai uno strumento primario (anche la
voce che per noi italiani è "molto fuori") che devi valorizzare (senti
ad esempio cosa fanno Mason, Wright e Waters durante l'assolo di Gilmour
in "Comfortably Numb").
Tutto questo per dire che in assoluto non
c'è un suono giusto e uno sbagliato, ma c'è un concetto di suono che
dipende da moltissimi fattori che a mio parere dovrebbero essere
analizzati da un gruppo allo stesso modo di un arrangiamento.
Sono
stato troppo lungo e non voglio tediarti ancora, il mio consiglio:
prova, prova e prova se puoi. Tanto quando ti sembra di aver trovato la
tua formula scopri sempre qualcosa di nuovo.
el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di aguita! il 18.02.12, 14:23:17
ehi, che libro..dov'è il link?!?!?! sarà mica quella pietra miliare
dell'Alton Everest? Un libro, un mito (intellegibile anche per profani
letterati come me)
ehi, che libro..dov'è il link?!?!?! sarà mica quella pietra miliare
dell'Alton Everest? Un libro, un mito (intellegibile anche per profani
letterati come me)
el_Felix- Moderatore
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Re: Lavorare sulle frequenze
di touch il 18.02.12, 23:30:31
Quarto messaggio del thread (i quoting non si portano dietro i link).
Anyway: http://pguiducci.com/miscellaneous/books/fndarm.pdf
Ciao,
Touch,
Quarto messaggio del thread (i quoting non si portano dietro i link).
Anyway: http://pguiducci.com/miscellaneous/books/fndarm.pdf
Ciao,
Touch,
el_Felix- Moderatore
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