reverbero su batteria acustica

... vagando per la rete mi è capitato di leggere che è abbastanza usuale utilizzare bus con riverbero corto e lungo sulla batteria acustica .. in particolare i due bus vengono molto usati in simbiosi sul rullante .. un pò meno per i tom e meno ancora per la cassa, volevo capire quanto c'è di vero in quello che ho recepito e come vengono gestiti i due riverberi.
(es. si manda un send della traccia sui due bus? .. il panorama stereo come viene impostato rispetto la traccia principale?)

.. spero di essere stato chiaro nelle domande ..

Sui riverberi ci sono tanti modi per lavorare.
Sulla batteria, che è in una situazione rock/pop lo strumento più complesso da gestire, ovviamente tale discorso vale anche e più che negli altri casi.

Sui tom si tende a usare poco riverbero in generale, sulla cassa si usa un riverbero singolo generalmente, con coda corta e non molto profondo.
Il rullante è effettivamente lo strumento più importante per quanto riguarda il riverbero.
Sinceramente non ho mai usato questa doppia riverberazione, però bisogna usare un riverbero che non confonda troppo i transienti e non faccia perdere la definizione. Deve ovviamente avere, allo stesso tempo, una coda importante e abbastanza profonda per dare corpo e ambiente.

Per i riverberi (singola o doppia riverberazione che sia) di solito si crea una mandata nella traccia originale (post-fader) e si invia il segnale alla traccia in cui si mette pre-fader il plugin di riverbero. Ovviamente per ogni riverbero da utilizzare bisogna creare un send.

Per quanto riguarda il panorama stereo, dipende molto dai gusti e dalle esigenze, però in generale si tende a posizionare lo strumento come serve nel panorama, e il riverbero si tiene al centro. Ma non ci sono controindicazioni a spostare anche i riverberi fuori dal centro.

Io a volte applico un gate sul riverbero se sento un po' troppo..macello nel mix. Molte volte pulisce parecchio!

Sì, ovviamente una grandissima comodità di avere l'effetto su una traccia separata è di poter inserire effetti (di dinamica o di equalizzazione, o altri effetti di modulazione perché no) direttamente sul riverbero e non su tutta la traccia originale.

Infatti capita spessissimo - a me soprattutto per le voci - per pulire un po' e togliere tutto quel corpo che i riverberi creano nel registro delle basse frequenze di usare degli eq o dei filtri passa-alto. Un filtro passa-banda (che tolga cioè sia in alto che in basso) può essere usato per togliere l'eccessiva asprezza e spigolosità che molti riverberi creano sule altissime (da 10mila Hz in su)

Stica!!! Questa é alta ingegneria!!!!!

.. il mondo del mixing & mastering .. è molto complesso ... per me tre sono le componenti ...

avere la fortuna di poter lavorare in un studio con qualcuno di grande esperienza
grande passione
grande orecchio

....

L'utilizzo di più riverberi su batteria o singoli pezzi della batteria è pratica comune nella stragrande maggioranza dei mix, soprattutto in ambito pop/rock. E come in tutte le cose riguardanti questo lavoro, fortunatamente NON c'è un modo univoco di lavorare!

Personalmente, distinguo due diverse finalità nell'uso dei riverberi: quella acustica e quella a fine puramente artistico.

Per esempio, puo' essere buona pratica utilizzare riverberi hall, room, a convoluzione, lunghi o corti dipende dal genere,.. sulla batteria intera, per ricreare il suono naturale di una batteria registrata magari in una sala molto secca, o senza microfoni d'ambiente, oppure per ricrearle un ambiente artificiale, che stia bene per il genere musicale o per il brano. Questo è un intervento che rende naturalezza al suono dello strumento.

Sui singoli pezzi poi si puo' operare a seconda degli effetti artistici e psicoacustici che si vuole ricreare, e in questo per il loro comportamento sono privilegiati rivrberi plate e echo/delay. E qui si entra nell'ambito dei tips and tricks, che per la riverberazione penso non basti mezza vita per avere una padronanza completa della cosa! Il mio approccio cmq è conoscere cosa fa un riverbero, un eq e un compressore e le loro manopole virtuali ..e poi smanettarle, fin che non ottengo il risultato voluto.
Sono stati fatti esempi validissimi, io aggiungo che di solito si privilegia rullante, ma anche cassa e charlie. Piu difficilmente mi è capitato di riverberare "creativamente" altri fusti o hh o ambientali, ma è successo.

Un effetto che ho avuto modo di apprezzare è un plate con pre-delay della lunghezza di 1/4 e mezzo, sul rullante. E' quasi un delay, con effetto "ghost notes" che rende il suono di tutta la batteria più incalzante. Anche giocando con il charlie si puo' ottenere un effetto simile, o combinando i due.
In situazioni live di solito applico un plate con pre-delay a 20/30 ms o un room di dimensioni medio piccole, che uso soprattutto su rullo charlie e hh, spesso tagliato in basso.
Per quanto riguarda i filtraggi, molti riverberi hanno già un controllo di toni, spesso indicato come damping hi freq che controlla la decaduta delle alte frequenze e permette di rendere piu o meno naturale un riverbero.
Puo' essere cmq utile utilizzare un passa alti nel bus del riverbero (eq-->rev), per eliminare le fondamentali e quindi in sostanza ridurre il volume del riverbero, preservandone la presence (quello che un mio amico definirebbe le bollicine dello spumante).

L'uso degli effetti con le mandate ai bus (il più versatile) permette di effettare i riverberi, comprimendoli, filtrandoli, pannandoli, e il sw ci permette di automatizzare tutti questi parametri moltiplicando le opzioni. Con tutto questo bendiddio di possibilità c'è da stare attenti a non fare un bel pastrocchio, problemi di fase e di monocompatibilità sono all'ordine del giorno quando si esagera con questi giocattoli!

Una cosa che faccio solitamente quando cerco un effetto particolare con riverberi o delay è impostare inizialmente la mandata PRE fader e smanettare ascoltando il riverbero da solo finchè non mi convince.
Un riverbero applicato bene dev'essere come un buon amico, ci si accorge della sua importanza (e presenza) solo quando non c'è! Frase non mia ma del quale ho fatto tesoro! e condivido

lroe

Ottimo!
Come hai detto inizialmente, per fortuna non c'è un unico modo di lavorare con queste "macchinette", perciò più esperienze e opinioni si hanno, e meglio è

Anche se noto con piacere che ci sono comunque pareri abbastanza concordanti su come e dove usare il riverbero.

Bella - e molto importante - la distinzione tra l'applicazione di un effetto per un intervento puramente "acustico" e per un intervento invece più creativo, artistico. Molto spesso si segue unicamente una finalità acustica, vuoi per motivi di tempo, vuoi per motivi commerciali, vuoi per motivi di pigrizia o quant'altro, e si tende a dimenticare che questi effetti (ma anche gli eq, i compressori, e molti altri) hanno un "lato" (nemmeno troppo) nascosto che ci permette di dare libero sfogo alla nostra immaginazione, e magari girando quella manopola lì nell'angolo che non abbiamo mai mosso, sparandola verso un valore estremo, troviamo quella cosa nuova che tanto cercavamo - o qualcosa che gli ci si avvicina molto.

Grazie per il contributo